mercoledì 23 marzo 2011

Non ho mai visto La Luz!

era il 1997, e dopo aver flirtato con la galleria La Luz per circa un anno, ero riuscito finalmente ad avere una mostra a Los Angeles. Si trattava di qualcosa di anomalo rispetto agli standard della galleria, dal momento che si trattava di grandi ceramiche dipinte, realizzate insieme a Marco Zanini, designer del gruppo Sottsass Associati. Tutto fu il frutto di una serie di casualità. Per caso conoscevamo il fratello di Billy, Peter Shire, per caso Peter aveva fatto parte del gruppo Memphis Design Milano negli anni '80, per caso io conoscevo la Luz de Jesus Gallery, per caso eravamo riusciti ad avere la mostra delle nostre ceramiche a New York, e per caso riuscimmo anche farci sponsorizzare tutto da Swatch, compreso il trasferimento delle nostre ceramiche a Los Angeles. Ero così felice!
Per caso il giorno della partenza per L.A. venni colpito da un fortissimo attacco di calcoli biliari, venni ricoverato all'ospedale, non potei essere presente alla mostra e non vidi mai più Los Angeles. Adesso, dopo 13 anni, sono ancora vivo e sono ancora presente per i 25 anni della galleria. Fanculo al caso.





sabato 19 marzo 2011

Pietà




Mi arrivano le prime foto da parte del modellista. Edoardo di Superego mi dice, è venuta fuori una ceramica gigante! Io: "Non è troppo grande"? risposta: "non importa, così è bellissima". Meno male che a volte al mondo esistono anche gli incoscenti.

venerdì 18 marzo 2011

Giappone

Anni fa ero in Giappone, il mio primo viaggio in Giappone. A Tokyo stavo seduto su una panca di pietra, in uno di quei templi che si trovano incuneati tra un grattacielo e l'altro, che sembrano così fuori posto, ma in realtà sono perfettamente armonici nel paesaggio urbano. Avevo fatto shopping, avevo la mia borsa piena di manga e giocattoli, e non sembrava per niente sconveniente sfogliare i miei acquisti in quell'ambiente tranquillo. Alzando gli occhi al cielo, osservando le nuvole veloci , con quelle volute arricciate che ci sono solo lì, venni colpito da una dolorosa consapevolezza. Difficilmente sarei stato più felice di così. Avevo il cuore pieno di gioia, nostalgia, tristezza. Guardo alla televisione il video che mostra l'acqua irrompere e distruggere l'ordine perfetto dei campi coltivati, geometrici, e paradossalmente anche questo avviene con una grazia infinita, e ritrovo lo stesso sentimento. Perchè mi rendo conto che il Giappone dei miei ricordi non esiste più, non sarà più come allora. Ammiriamo i giapponesi per la loro stoica resistenza al dolore, un pò come se il loro atteggiamento ci esimesse da un affranto rammarico, visto che loro apparentemente non lo provano, non piangono, non urlano, non fanno rumore. Le loro città sono state già distrutte milioni di volte, loro stessi hanno già subito milioni di mutazioni genetiche causate dalle radiazioni, nei loro manga, nei loro anime. E noi con loro, dal momento che siamo i più affezionati consumatori di immaginario nipponico. Ogni giorno che passa un pezzo di Giappone rischia di sparire, alcuni piccoli arcipelaghi di isole se ne sono andati, e io mi sento lì, ibernato in quel giorno magico di primavera, seduto sulla panca di pietra, guardando quelle fantastiche nuvole arricciate, ascoltando il rombo di mille terremoti.

scusate la retorica, non mi veniva proprio niente di satirico da dire

giovedì 17 marzo 2011

Montonsferatu

I Rigoni di Nove stanno lavorando, ecco qui la modellazione finita di una delle mie nuove ceramiche, il Montonsferatu comincia a prendere forma. 




mercoledì 16 marzo 2011


Buongiorno e buonasera a tutti,
la banale verità è che oggi non basta la buona reputazione, ma devi avere un cazzo di vita fasulla in qualsiasi anfratto. Bene, cominciamo così.
In questi giorni mi è stato chiesto di progettare una scultura per una manifestazione di quelle che non ho ancora ben capito a che servono. Ho modellato in 3d nei ritagli di tempo, e alla fine è venuto fuori questo. In teoria dovrebbe venire alto 2 metri, in plastica rotazionale, ma in cuor mio so che non verrà mai realizzato.